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Verso un congresso unitario

Pubblicato in Contributi

di Maurizio Acerbo –

Il Comitato Politico Nazionale del PRC-S.E. che si è tenuto sabato 5 e domenica 6 giugno ha ufficialmente aperto il percorso del nostro XXI congresso nazionale. Il dibattito che si è sviluppato per due giornate si è concluso con un segnale importante e inedito come l’approvazione all’unanimità delle tesi. L’XI Congresso, che segna il trentennale del nostro partito, potrebbe questa volta non essere segnato dalla conta su mozioni contrapposte come in passato.

Sarebbe un primo elemento che renderebbe già straordinario questo congresso.

Quello che si è andato determinando, nell’intenso lavoro delle commissioni (politica, statuto e regolamento), riunitesi in continuità nei mesi passati è stato un lavoro lento e costante di ascolto e di tessitura per superare cristallizzazioni che hanno costituito un ostacolo nell’iniziativa e nella discussione del partito per tanti anni. Ovviamente – e sono emerse anche nel dibattito del comitato politico – le diverse sensibilità permangono ma questa volta stanno prevalendo gli elementi di convergenza e la ricerca della sintesi unitaria. Il percorso è appena iniziato e la fase congressuale che ci aspetta può segnare una fase di reale ripartenza solo a condizione che questo approccio permanga anche nei prossimi mesi. Ma è importante partire con la giusta attitudine coniugando il rispetto e la garanzia del pluralismo con lo spirito unitario. La bozza di tesi emendata e approvata come testo base – che sarà oggetto fino al prossimo CPN di ulteriori emendamenti, contributi e modifiche – sarà approvata definitivamente nel prossimo CPN che si terrà il 19 e 20 giugno.

E’ stato approvato all’unanimità anche il regolamento con cui si svolgerà il congresso, un testo con cui non si definiscono soltanto le modalità ma il calendario dei lavori. Il programma è molto fitto, prevede di iniziare i congressi di circolo dal primo luglio e di tenere l’ultimo congresso di federazione per il 19 settembre, permettendo così di svolgere il Congresso nazionale, in presenza, dal 24 al 26 settembre prossimi.

Il percorso prosegue domenica 13 giugno, a partire dalle 16, con un seminario* on line sul partito in cui si affronterà il tema delle proposte di riforma statutaria volendo condividere in un ambito più largo della commissione incaricata, un tema fondamentale: quale tipo di partito abbiamo bisogno trenta anni dopo la sua fondazione? Come adeguare le forme organizzative e le regole statutarie?

Favorisce la convergenza unitaria la condivisione della linea politica di alternativa ai poli esistenti e la consapevolezza delle grandi difficoltà che vive il nostro partito. Vogliamo uscire dal congresso con un partito unito nell’iniziativa politica e sociale per affrontare insieme le difficoltà della costruzione di una proposta di alternativa nel nostro paese.

Un congresso unitario può diventare un congresso rifondativo a trenta anni dall’inizio del nostra storia.

In occasione di questo compleanno possiamo guardare a questi decenni non solo con un sentimento di tristezza per le tante delusioni, scissioni e sconfitte, ma anche e soprattutto con l’orgoglio di essere stati il cuore dell’opposizione alle politiche e al pensiero unico neoliberista nel nostro paese e di aver contribuito alla costruzione di uno spazio politico antiliberista e anticapitalista in Europa con la fondazione del Partito della Sinistra Europea e dello stesso gruppo parlamentare Gue (ora La Sinistra- The Left).

Certo siamo stati sconfitti ma avevamo ragione.

Un congresso unitario può essere occasione per parlare alle tante compagne e compagni che nel corso degli anni abbiamo perso e, forse, anche a nuove generazioni che potrebbero ritrovarsi nella nostra tradizione di comunismo democratico e nell’impegno per un eco-socialismo del XXI secolo.

Non rinunciamo alla lotta. Buon congresso a tutte e tutti.

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