Ken Loach* –
Cari amici e compagni.
Sono molto lieto di inviarvi un messaggio di supporto e spero che la vostra conferenza sia produttiva.
I paesi dell’Europa occidentale condividono lo stesso problema principale: il sistema economico sta fallendo, la gente soffre di disagio e insicurezza, eppure la sinistra seria, la sinistra che chiede grandi cambiamenti strutturali, è divisa e manca di una forte presenza politica. Il capitalismo si sta indebolendo, tuttavia l’idea del capitalismo rimane forte.
Abbiamo alcune lezioni dalla nostra recente esperienza. I “media mainstream”, posseduti o controllati da chi è al potere – la classe dirigente – non hanno raccontato questa storia perché è pericoloso per loro. Vi propongo quindi un breve riassunto.
Il nostro partito laburista, tradizionalmente controllato da socialdemocratici di destra come Tony Blair, ha eletto un leader, Jeremy Corbyn, che è un uomo di sinistra.
Lui e un suo collega, John McDonnell, hanno sviluppato un programma che avrebbe ridotto il potere delle multinazionali. Hanno proposto la nazionalizzazione di ferrovie, gas, elettricità, acqua, servizio postale ed eventualmente anche le industrie strategiche. Avrebbero riportato il nostro Servizio Sanitario Nazionale ai suoi principi originari: un servizio interamente controllato e finanziato dal pubblico, senza esternalizzazioni o subappalto.
Hanno proposto pieni diritti sindacali per ogni lavoratore dal primo giorno di lavoro; investimenti pubblici nelle regioni disagiate; un vero salario di sussistenza e la fine della profonda povertà per coloro che non possono lavorare. Gli investimenti pubblici nella “green economy” erano al centro della loro politica, così come la difesa dei diritti umani e delle relazioni internazionali. Ciò significava nessuna vendita di armi a regimi oppressivi o a quelli con una politica di apartheid.
Potete capire perché questa era una minaccia per il potere delle multinazionali e perché l’establishment britannico era preoccupato! Non potevano tollerare un’economia basata sul trasferimento del potere alla classe operaia e la fine del sostegno automatico alla politica estera imperialista degli Stati Uniti.
Durante questo periodo, il partito laburista di Corbyn è diventato il più grande partito in Europa, con circa 600.000 membri. Nel 2017, ha quasi vinto le elezioni generali. Quello che è seguito, visto oggi, sembra inevitabile.
Corbyn, McDonnell, il programma e i loro sostenitori sono stati distrutti. Ci sono voluti quattro anni, è stato un assassinio politico e gli assassini erano l’ala destra del partito laburista.
Non c’era un giornale o un’emittente mainstream, inclusa la BBC, che permettesse di discutere il programma di Corbyn. Egli è stato accusato di essere troppo vecchio, incompetente, estremista e sostenitore del terrorismo, antipatriottico e responsabile di tutti i precedenti fallimenti del Labour che si proponeva di riparare.
Ma l’accusa più avvelenata di tutte è stata quella di incoraggiare l’antisemitismo. Ovviamente non era vero. Corbyn è sempre stato un accanito oppositore di ogni razzismo. Sostiene i diritti dei palestinesi e avrebbe riconosciuto la Palestina come Stato indipendente.
Gli attacchi a Corbyn sono stati così intensi che il suo nomeè stato sempre legato alla parola “antisemitismo”… E questo ha avuto l’effetto desiderato. Le persone senza esperienza di cosa sia l’antisemitismo avevano l’impressione che Corbyn fosse in qualche modo marcio. I laburisti hanno perso pesantemente le elezioni del 2019. Corbyn è stato sostituito, e ora non vengono menzionati né lui né il programma di trasformazione proposto. È come se non fossero mai esistiti,come se la possibilità di un cambiamento radicale non si fosse mai verificata.
È un omaggio al potere sottile della borghesia. Siamo stati derubati e non sappiamo nemmeno cosa sia successo. Un movimento che avrebbe dovuto ispirare la sinistra in tutta Europa è stato tenuto isolato in Gran Bretagna.
Quali sono le lezioni ? Primo, l’unità della sinistra è possibile, ma ha bisogno di disciplina e di mettere i bisogni della classe operaia al di sopra degli interessi settari.
In secondo luogo, la classe dirigente è spietata. Su Jeremy Corbyn sono state raccontate le bugie più velenose, e le voci a sua difesa sono state messe a tacere e non sono state ascoltate sui mass media.
Il più grande ostacolo al cambiamento radicale sono i socialdemocratici di destra. Fanno confluire, sabotandola, la richiesta popolare di riforma in un vicolo cieco politico. Propongono solo piccoli cambiamenti che non hanno effetto duraturo. Ma poiché sono abituati al potere, non potevano nè volevano rispettare i valori e propositi democratici del partito e lavorare sotto una guida diversa. Era chiaro che preferivano un governo di destra populista, guidato da Boris Johnson, a uno che mettesse al primo posto gli interessi della classe operaia.
Alcuni di noi conoscono queste dure verità da una vita. Eppure la sinistra continua a fare gli stessi errori.
Dobbiamo unirci, non solo in un paese, ma in tutta Europa. Ma anche insieme alla classe operaia al di là dei nostri confini, dove lo sfruttamento consente di riempire di merci i nostri negozi e fornisce servizi, come la logistica di cui tutti noi beneficiamo. È un viaggio difficile, ma un passo alla volta possiamo farcela. Dobbiamo farcela!
In bocca al lupo al congresso, e solidarietà nella lotta!
*Regista UK