Si è concluso ieri sera con l’approvazione unanime di un ordine del giorno unitario il Comitato Politico Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea. Per la prima volta non sarà un congresso con mozioni contrapposte. Rifondazione Comunista avvia un percorso congressuale che si concluderà a fine settembre.
“E’ un fatto per noi storico – dichiara il segretario nazionale Maurizio Acerbo – che nasce dalla consapevolezza della situazione gravissima che vive il paese senza più una sinistra degna di questo nome. L’assassinio di Adil e la morte di Luana ci dicono come sta imbarbarendo un paese in cui ormai le classi lavoratrici sono senza rappresentanza. Lavoriamo alla costruzione dell’opposizione al governo Draghi e per un’alternativa politica e sociale ai poli politici che lo sostengono. Rifondazione Comunista compie trenta anni e non rinuncia alla lotta. Il bipolarismo ci ha marginalizzato, le scissioni ci hanno indebolito ma rivendichiamo di essere stati la principale opposizione a politiche neoliberiste che hanno reso più ingiusto e più povero il paese. Invece di portare acqua al mulino del PD pensiamo che bisogna creare una convergenza, come facemmo a Genova nel 2001, per aprire un nuovo ciclo di lotte e movimento. In Italia ormai c’è la dittatura dei ricchi e in parlamento l’arco incostituzionale”.