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Francesco
Ferrara |
Francesco Ferrara (detto “CICCIO”) ha 51 anni,
è nato a San Vitaliano (NA) ed è sposato con tre
figli. Agli inizi degli anni ’80 è eletto consigliere
comunale nelle file del PCI nel suo comune di nascita. Nel 1984
comincia il suo impegno nel sindacato diventando segretario generale
della C.d.L. di Pomigliano d’Arco e successivamente segretario
generale della FIOM . E’ stato uno dei 39 firmatari del
documento sulla democrazia nel sindacato, primo firmatario Fausto
Bertinotti, che poi diventa l’esperienza di ESSERE SINDACATO.
In quegli anni è protagonista di vertenze che hanno assunto
un carattere nazionale. Nel 1989 rifiutando l’accordo nazionale
con la FIAT sulle flessibilità dell’Alfa di Pomigliano,
costringe la Fiom nazionale e lo stesso segretario della CGIL
Bruno Trentin ad aprire un confronto in tutto il sindacato sullo
scambio flessibilità/occupazione. Nel 1992 è protagonista
di un’altra vertenza straordinaria, contro il taglio occupazionale
all’Alenia (Pomigliano), sessantadue giorni di sciopero
ad oltranza. Ancora una volta contro gli accordi nazionali. Il
tema della democrazia e cioè del referendum sugli accordi
e che non si possono firmare accordi che prevedono tagli, diventa
centrale nel dibattito della CGIL e non solo. Anche grazie a questa
lotta si aprì nella FIOM la strada alla svolta contrattuale
e rivendicativa con la direzione di Claudio Sabattini. Nel 1994
Francesco Ferrara entra nella segreteria nazionale della FIOM,
ed è stato responsabile dei settori come la siderurgia,
le telecomunicazioni e di Finmeccanica. Dal 2000 è a Rifondazione,
attualmente e nella segreteria nazionale ed è responsabile
dell’organizzazione.
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