Cronologia 1918-1945

1848

Marx ed Engels pubblicano Il manifesto del partito comunista.

1861

Regno d’Italia, con re Vittorio Emanuele II di Savoia.

1870

20 settembre. Con l’ingresso dei bersaglieri a Roma (Porta Pia) si conclude il Risorgimento.

1872

La Comune di Parigi.

1892

Fondazione del Partito Socialista Italiano.

1914

28 giugno. A Serajevo attentato mortale contro Francesco Ferdinando Asburgo (erede al trono) e sua moglie. Inizia la Prima Guerra mondiale.

1915

24 maggio. L’Italia entra nella guerra contro Austria e Germania.

1917

24 ottobre. Rotta di Caporetto.
7 novembre. La Rivoluzione di Ottobre in Russia.
9 novembre. Battaglia del Piave: fermati gli Austriaci.

1918

Settembre. Congresso del Partito socialista. Si affermano le correnti di sinistra. Il partito rivendica la socializzazione dei mezzi di produzione.
4 novembre. Cessa il conflitto fra Italia e Austria.
11 novembre. Fine della guerra mondiale con crollo degli imperi tedesco e austriaco. Sulla dissoluzione dell’impero autro-ungarico sorgono nuovi stati.
Trattati di Versailles. La Germania perde territori sia a est (Prussia orientale, etc.) che a ovest (Renania, etc.), tutte le colonie e la flotta, ed è costretta a pagare durissime “riparazioni” in 50 anni. L’Austria-Ungheria perde la Boemia e la Slovacchia, la Croazia, la Slovenia, la Galizia, e cede all’Italia Trento, Trieste, il Sud-Tirolo. La durezza della pace di Versailles costituirà uno degli inneschi del nazismo tedesco.

1919

Nei tre anni e mezzo di guerra l’Italia ha avuto 650.000 morti, mezzo milione di mutilati e invalidi. Le spese militari hanno assorbito l’80% del bilancio. Fortissimo il debito. Alta l’inflazione. L’Italia ottiene il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria, la Dalmazia, la Venezia Giulia, il protettorato sull’Albania. Non ottiene Fiume. Crescono l’organizzazione sindacale e il Partito socialista, così come un forte sentimento nazionalista (la vittoria mutilata).
15 gennaio. Germania: Fallisce la sollevazione spartachista. Sono assassinati Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht.
18 gennaio. Fondazione del Partito popolare italiano, diretto da don Luigi Sturzo.
2 marzo. Iniziano a Mosca i lavori per la fondazione della Internazionale comunista (la III Internazionale o Comintern), nella convinzione che sia possibile estendere la rivoluzione russa ai paesi più avanzati. Il PSI decide di aderire.
23 marzo. Milano. Fondazione dei Fasci di combattimento ad opera di Benito Mussolini. Nel programma di san Sepolcro si intrecciano elementi della sinistra interventista (repubblica, anticlericalismo, voto alle donne, culto per l’azione, un certo anticapitalismo che ricomparirà nella repubblica sociale 1943- 1945). Numerose le azioni squadristiche contro strutture del movimento operaio.
1 maggio. Esce a Torino, il primo numero dell’”Ordine nuovo” che diventerà organo dei consigli di fabbrica. Vi collaborano, oltre a Gramsci, Togliatti, Tasca, Terracini e quadri operai torinesi.
12 settembre. A Saint Germain viene firmato il trattato di pace tra Italia e Austria.
16 novembre. Prime elezioni con suffragio universale maschile e metodo proporzionale. Si affermano i partiti di massa: PSI con 1.840.000 voti e Partito popolare con 1. 175.000 voti.
12 dicembre. Un gruppo di militari, capitanati da Gabriele D’Annunzio, occupa la città di Fiume, rivendicandone l’italianità. Nasce la Repubblica del Carnaro (la Costituzione è scritta da Alceste de Ambris).

1920

10 gennaio. Entra in vigore lo statuto della Società delle nazioni (sede a Ginevra).
Primavera. Il governo Nitti, per far fronte a problemi di bilancio, aumenta il prezzo del pane. Sollevazioni in tutto il paese.
9 giugno. Il governo ritira il provvedimento e si dimette.
15 giugno. Nuovo ministero Giolitti.
Forti agitazioni sociali:
Gennaio. Sciopero agrario nella pianura padana
Marzo. Sciopero delle lancette contro l’introduzione dell’ora legale. Serrata padronale e sconfitta operaia
30 agosto. Inizia l’occupazione delle fabbriche. La direzione del PSI rifiuta di prendere la direzione del movimento, giudicandolo di competenza sindacale. Giolitti media abilmente.
Settembre. Occupazione delle fabbriche in Italia del Nord. L’occupazione si conclude con miglioramenti sindacali, ma con evidente sconfitta politica. È l’ultimo atto della spinta rivoluzionaria del biennio rosso.
Ottobre. Elezioni amministrative. Il PSI conquista 2.162 comuni (su 8.059).
21 novembre. Assalto fascista a palazzo d’Accursio in occasione dell’insediamento della nuova amministrazione socialista di Bologna.
12 novembre. Il trattato di Rapallo stabilisce i confini fra Italia e Jugoslavia e riconosce l’indipendenza di Fiume.
25 dicembre. L’esercito caccia con la forza i legionari dannunziani da Fiume.

1921

21 gennaio. Scissione di Livorno. Al XVII Congresso del PSI, si stacca la componente comunista fondando il Partito Comunista d’Italia (PCd’I), riconosciuto dalla Terza Internazionale.
15 maggio. Elezioni politiche. Giolitti ha indetto elezioni anticipate per indebolire PSI e popolari, ma i risultati li riconfermano. 35 fascisti eletti.
Violenze fasciste sistematiche in tutto il paese contro le organizzazioni operaie.
23 giugno. Giolitti, privo di maggioranza, lascia il governo. Lo sostituisce Ivanoe Bonomi.
21 luglio. Sarzana caccia i fascisti, anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine 000.
3 agosto. Patto di pacificazione tra socialisti e fascisti che lo violeranno frequentemente. Una loro corrente accusa Mussolini di legaritarismo.
Novembre. Roma. Congresso di fondazione del Partito Nazionale Fascista.

1922

6 febbraio. Il cardinale Ratti è eletto papa e prende il nome di Pio XI. Segni di distensione verso lo Stato italiano. Sono noti il suo antisocialismo e atti di vicinanza al fascismo.
17 febbraio. Cade il governo Bonomi. Lo sostituisce il gabinetto Facta che dimostra totale debolezza verso il fascismo.
31 luglio. Sciopero nazionale “legalitario” indetto dalla Alleanza del lavoro. Violenze fasciste in tutto il paese.
6 agosto. A Parma, quartiere dell’Oltretorrente, forte resistenza contro gli squadristi di Italo Balbo che vengono respinti dopo tre giorni di scontro. A capo della risposta popolare è Guido Picelli che propone forme unitarie di lotta (gli Arditi del popolo).
Falliscono i tentativi di formare un nuovo governo, anche con il ritorno di Giolitti che ipotizza la partecipazione fascista in un esecutivo largo.
Ottobre. Il PSI, al congresso, decide l’espulsione dei riformisti e si riavvicina al PCd’I.
28 ottobre. Mussolini non intende entrare al governo in posizione subordinata. Scatta la marcia su Roma. Il re non firma lo stato d’assedio chiesto da Facta. E affida a Mussolini l’incarico di formare il governo.
31 ottobre. Primo governo Mussolini, di coalizione, composto da fascisti, nazionalisti, popolari, liberali di destra, due militari.
16 novembre. Mussolini si presenta alla Camera con il discorso del bivacco.
24 novembre. La Camera vota i pieni poteri al governo Mussolini.
18- 21 dicembre. Stragi di Torino. 50 oppositori sono uccisi dalla violenza fascista.
31 dicembre. Fondazione ufficiale dell’URSS. Stalin è, da mesi, segretario del partito comunista russo.

1923

Gennaio. Istituzione della milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Vengono, cioè, legalizzate le squadre fasciste. Creazione del Gran Consiglio del fascismo.
27 aprile. Riforma Gentile della scuola. Tripartizione dell’istruzione.
Fallisce l’unificazione tra PSI e PCd’I. I popolari sono cacciati dal governo. Pressioni vaticane costringono don Luigi Sturzo ad abbandonare la segreteria del Partito popolare.
Approvazione della legge elettorale maggioritaria (Acerbo).
Operazioni militari in Tripolitania per la “riconquista”. Viene sconfitto Idris Senussi, capo dei libici insorti.
8 novembre. Tentativo di putsch nazista a Monaco, guidato da Ludendorff e da Hitler.

1924

21 gennaio. Morte di Lenin.
8 febbraio. Il governo italiano stabilisce relazioni diplomatiche con l’URSS.
12 febbraio. Esce il primo numero dell’”Unità”, per iniziativa di Gramsci.
16 marzo. Fiume passa all’Italia dopo accordo italo- jugoslavo.
6 aprile. Elezioni politiche con il sistema maggioritario. Il “listone” fascista, con nazionalisti e liberali con il 64,9% dei voti a fascisti ed alleati. L’opposizione è ridimensionata, ma non distrutta, nonostante il clima di violenza in cui si vota: 15 deputati ai liberali, 39 ai popolari, 24 ai socialisti unitari (socialdemocratici), 22 ai socialisti, 19 ai comunisti. Tra questi Antonio Gramsci, eletto in Veneto.
30 maggio. Intervenendo alla Camera, il socialista unitario Giacomo Matteotti chiede l’invalidazione delle elezioni per i brogli e le violenze che le hanno accompagnate.
10 giugno. Il deputato viene rapito e ucciso. Ondata di proteste nel paese. I parlamentari di opposizione abbandonano il parlamento (Aventino). I comunisti propongono lo sciopero generale che viene, però, rifiutato.
Davanti alla passività delle opposizioni e al mancato intervento della monarchia, il governo Mussolini esce dalla sua più grave crisi.

1925

3 gennaio. Con un durissimo discorso alla Camera, Mussolini si assume tutte le responsabilità del delitto Matteotti e annuncia un giro di vite contro l’opposizione.
Inizia l’epurazione dall’apparato statale.
21 gennaio. Ahmet Zogui diviene presidente dell’Albania. Inizia ad entrare nell’orbita italiana.
21 aprile. Manifesto degli intellettuali fascisti (prima firma Giovanni Gentile). Pochi giorni dopo, viene pubblicato il “Manifesto degli intellettuali antifascisti (Benedetto Croce).
Una amnistia permette di rimettere in libertà gli accusati del delitto Matteotti.
Il governo presenta una legge contro le società segrete che, sostiene di voler colpire la massoneria, ma può essere usata contro i partiti di opposizione. Unico discorso parlamentare di Antonio Gramsci.
5 novembre. Tito Zaniboni attenta alla vita di Mussolini. Viene adottata la legge per maggiori poteri al capo del governo.

1926

20- 26 gennaio. Lione. Terzo congresso del PCd’I. Prevalgono le tesi di Gramsci e Togliatti (90%), appoggiate dall’Internazionale, su quelle di Bordiga (9%). Le Tesi di Lione, scritte da Togliatti in collaborazione con Gramsci, rappresentano la prima analisi originale della situazione italiana elaborata dai comunisti.
Procede l’opera di fascistizzazione dello Stato. – soppressione della figura del sindaco e dei consigli comunali, sostituiti dal podestà; – soppressione del diritto di sciopero; – creazione del Consiglio nazionale delle corporazioni; – perdita della nazionalità per i fuorusciti.
15 febbraio. Muore a Parigi, all’età di 25 anni, in seguito alle percosse ricevute, Piero Gobetti, organizzatore politico e culturale. Per lo stesso motivo, il 7 aprile muore il liberale Giovanni Amendola. Il 10 maggio muore, per infarto, Giacinto Menotti Serrati. I suoi funerali sono l’ultima manifestazione di massa dell’antifascismo, prima dell’emanazione delle Leggi eccezionali.
12 maggio. Umberto Nobile, con il dirigibile Italia, sorvola il polo nord.
Attentati contro Mussolini: 7 aprile ad opera di Violet Gibson, 11 settembre ad opera dell’anarchico Gino Lucetti, 31 ottobre, attentato a Bologna. Viene linciato sul posto Anteo Zamboni, di 16 anni.
Dopo questo attentato: – scioglimento dei partiti; – soppressione della stampa di opposizione; – dichiarazione di decadenza per 123 deputati; – reintroduzione del tribunale speciale per la difesa dello Stato; – arresto dei deputati comunisti fra cui Gramsci, nonostante l’immunità parlamentare (8 novembre).

1927

7 gennaio. Il regime vara la Carta del Lavoro.
9 gennaio. Scioglimento di tutte le organizzazioni giovanili non fasciste.
15 gennaio. Visita di Churchill a Mussolini.
1 febbraio. Inizia l’attività il Tribunale speciale per la difesa dello Stato.
13 febbraio. Istituzione della tassa sul celibato, nel quadro della politica di incremento demografico.
23 agosto. Esecuzione negli USA dei due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
22 novembre. Trattato di amicizia italo- albanese della durata di 20 anni.

1928

12 aprile. Attentato a Milano contro il re Vittorio Emanuele III. Accusati i comunisti.
12 maggio. Nuova legge elettorale. Lista unica scelta dal Gran consiglio del fascismo.
4 giugno. “Processone” contro i dirigenti del PCd’I. Gramsci è condannato a 20 anni, Terracini a 22.
2 agosto. Trattato di amicizia e conciliazione tra Italia e Abissinia per la durata di 20 anni. Sette anni dopo, l’Italia romperà il patto.
17 luglio – 10 settembre. Sesto congresso dell’Internazionale comunista. Togliatti è relatore sulla questione coloniale. Prevale la tesi settaria che, prevedendo una imminente crisi del capitalismo, accomuna fascisti e socialdemocratici (la teoria del “socialfascismo”).
17 luglio. Muore a Cavour (Piemonte) Giovanni Giolitti.
27 agosto. 15 stati, fra cui l’Italia, sottoscrivono il patto Briand-Kellog (rinuncia alla guerra come soluzione delle controversie internazionali).
9 dicembre. Il Gran consiglio del fascismo diviene il supremo organo dello Stato. Regola il funzionamento delle Camere, l’ordinamento sindacale e corporativo, i rapporti tra Stato e Chiesa cattolica.

1929

11 febbraio. Mussolini e il cardinal Gasparri firmano i “Patti lateranensi” che mettono fine al conflitto fra Stato italiano e Chiesa cattolica: trattato, concordato, convenzione finanziaria.
Crollo della borsa di Wall Street: la grande crisi capitalistica del ’29.

1933

Gennaio. Hitler è eletto Cancelliere.

1935

25 luglio-25 agosto. Si svolge a Mosca il Settimo Congresso dell’Internazionale Comunista, 510 delegati in rappresentanza di 61 Paesi. Rapporto di Dimitrov. Togliatti svolge una relazione intitolata “La lotta contro la guerra”.

1936

Nella Repubblica di Spagna la sinistra vince le elezioni amministrative. Il “pronunciamento” dei militari innesca la guerra civile spagnola. L’Italia fascista e la Germania nazista intervengono in Spagna a sostegno di Franco, l’URSS e le Brigate internazionali a sostegno del Governo repubblicano. La Francia e l’Inghilterra restano a guardare. Franco vincerà nel 1939.

1938

A Monaco, Francia e Inghilterra (con la mediazione di Mussolini) danno via libera alla guerra della Germania verso Est.

1939

23 agosto. Patto tedesco-russo (Ribbentrop-Molotov) di non aggressione.
21 settembre. La Germania inizia la II Guerra mondiale.

1940

10 giugno: Mussolini dichiara guerra a Gran Bretagna e Francia a fianco della Germania nazista.

1943

25 luglio. Il Gran Consiglio del fascismo vota un odg che sfiducia Mussolini.
Il re lo fa arrestare. Manifestazioni di giubilo antifascista in tutta Italia.
Si costituisce un Governo presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio, che reprime duramente scioperi e manifestazioni popolari e incredibilmente proclama: “La guerra continua”.
8 settembre. Viene reso noto l’armistizio fra l’Italia e gli Alleati.
Il re Savoia fugge con la sua corte lasciando l’esercito senza direttive e comandi. I tedeschi occupano l’Italia e costituiscono a Nord una repubblica collaborazionista guidata da Mussolini, la cosiddetta Repubblica di Salò.
A Roma, a Porta San Paolo, reparti di granatieri e civili in armi tentano di difendere la città dai Tedeschi. È l’inizio della Resistenza.

1944

27 marzo. Togliatti rientra in Italia (a Napoli) e riprende la guida del PCI. Togliatti detta una nuova linea basata sulla necessità prioritaria della lotta unitaria contro tedeschi e  fascisti: è la “Svolta di Salerno”.

1945

28 gennaio/1 febbraio. Congresso costitutivo della Confederazione generale del lavoro (CGIL).
1 febbraio. Il Consiglio dei ministri approva la legge che estende il diritto di voto alle donne.
4-11 febbraio. A Yalta, in Crimea, incontro dei tre grandi: Roosevelt, Churchill, Stalin. Si parlerà di divisione del mondo in zone di influenza. Roosevelt, presidente USA da oltre 12 anni, morirà il 12 aprile.
24 febbraio. A Milano viene ucciso il comunista Eugenio Curiel, fondatore del Fronte della gioventù.
23 aprile. Gli alleati attraversano il Po. Nei giorni successivi, insurrezione di tutte le città italiane. Dilemma posto a tedeschi e fascisti dal Comitato di Liberazione Nazionale: Arrendersi o perire!
25 aprile. Liberazione di Milano.
28 aprile. L’Armata rossa occupa Berlino. Esecuzione della condanna a morte di Benito Mussolini, a Giulino di Mezzegra. Esecuzione di gerarchi fascisti a Dongo.
7- 8 maggio. Resa delle truppe tedesche. La guerra in Europa termina il 9.
21 giugno. Nascita del governo presieduto dall’azionista Ferruccio Parri (vice- presidente Pietro Nenni). Il governo cadrà a novembre.
16 luglio. Nel deserto del New Mexico, ad Alamogordo, viene sperimentata la prima bomba atomica.
17 luglio. Conferenza di Postdam. Partecipano Stalin, Truman- nuovo presidente statunitense- Churchill (poi sostituito da Attlee, dopo la vittoria laburista nelle politiche in Gran Bretagna. Si discute dell’assetto europeo e della questione tedesca.
6 e 9 agosto. Due bombe atomiche sono lanciate in Giappone, a Hiroshima e a Nagasaki. Centinaia di migliaia di morti, anche negli anni successivi.
15 agosto. Resa del Giappone, che viene firmata il 2 settembre.
20 novembre. Inizia il processo di Norimberga per giudicare i crimini di guerra nazisti.
10 dicembre. Governo De Gasperi, formato da DC, PSI, PCI.